sabato 18 luglio 2009

Italebani

Italebani è una parola nuova che ho coniato per definire quei nostri connazionali che per ignoranza, arroganza, incompetenza e strafottenza garantiscono all’Italia un posto permanente nel Terzo Mondo.

Ci sono Italebani che guidano aziende, militano in politica o vivono in mezzo a noi.

Questa volta ve ne presento tre.

  • Franco Pecorini, AD di Tirrenia, la società di stato che con i soldi degli Italiani opera una flotta di navi malandate, maltenute, mal gestite e controllate da camorristi intoccabili: i suoi stessi dipendenti. La Tirrenia è l’Alitalia del mare. Salite a vostro rischio e pericolo per un tuffo nell’Italia talebana più profonda: nessuno è responsabile di niente, niente funziona come dovrebbe, a nessuno gliene frega un cazzo e il passeggero farà bene a stare al suo posto. Pensate che Pecorini è a capo dell’azienda dal 1984! Si vede proprio che la poltrona di AD della Tirrenia non la vuole nessuno.

  • Il sindaco di Palermo, Cammarata, per aver lasciato che una splendida città si trasformasse in un deposito di immondizia, mentre i vertici della municipalizzata per la raccolta rifiuti volavano negli Emirati per ben 22 volte (con il suo beneplacito) “per concorrere a un appalto locale”, bruciando così centinaia di migliaia di euro di una società praticamente già fallita. Deve essere molto più motivante raccogliere rifiuti a Dubai che pulire le strade di Palermo, la città che ti paga lo stipendio. Andrà mai in galera questa gente?

  • Quello sfigato sconosciuto a bordo della sua Nuova Punto che, sulle pendici dell’Abetone, si divertiva a tallonare le nostre moto, tentando sorpassi da criminale e spingendo un'utilitaria al limite pur di poter raccontare di aver sfidato delle moto in montagna. Lo conoscete? Come lui ce n’è tanti di Italebani al volante: si incollano dietro alle moto o alle Maserati per viaggiare nell’ombra di chi si gode la strada più di loro. Sono dei perdenti e dei cafoni, ma questo non li rende meno pericolosi.
    Se vedete una Punto che vi marca stretti, tenetela d’occhio. Se invece è un Coupè Fiat con l’adesivo del cavallino Ferrari, cambiate strada alla prima occasione!

Talebani italiani.

Sono tanti, sono pessimi, sono qui. Ma avremo modo di riparlarne ancora.

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