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domenica 10 ottobre 2010

Sardegna Settembre 2010



Come tutti i viaggi nati d'impulso, questo giro della Sardegna progettato solo tre giorni prima di partire è andato a gonfie vele. Nonostante il resto dell'Italia fosse spazzato dal cattivo tempo, siamo arrivati a Porto Torres mentre il maltempo lasciava l'isola.

Temperature miti ma mai troppo alte, strade semideserte, sole costante e soltanto la presenza di qualche nuvola innocua a dare più personalità alle foto.

E poi, la Sardegna. Terra ostica e piena di contraddizioni, ma sempre ricca di angoli spettacolari e di curve come solo un motociclista le può sognare.

L'estate è definitivamente finita ma fare progetti per il prossimo anno appare ancora prematuro. Vuol dire che queste immagini del viaggio appena concluso mi dovranno bastare per un po'.

sabato 12 giugno 2010

Altro giro, altra corsa

Questa frase all'altoparlante era quella che segnalava la fine della corsa al Luna Park. Era quando i bambini alzavano gli occhi imploranti ai genitori perchè ne pagassero una in più. 

Avevo appena finito di pulire la moto dallo strato di polvere e insetti del viaggio in Spagna quando mi si è presentata l'occasione di fare un altro giro. Questa volta in Sardegna, complice la richiesta di alcuni amici tedeschi che volevano girare l'isola e sapevano che la conosco abbastanza bene.

La Sardegna in bassa stagione è l'isola del tesoro, con strade deserte, alberghi semivuoti e prezzi abbordabili. Le statali e provinciali che conducono all'interno hanno livelli di traffico minimi, mentre sulla costa si riesce ancora a viaggiare senza grossi problemi.

Il sole è caldo ma la brezza marina è fresca e Giugno regala delle giornate eccezionali, con qualche nuvola in cielo per dare maggior carattere alle fotografie. Insomma, questo mese è l'occasione di girare l'isola senza problemi e senza doversi litigare ogni metro quadrato di spazio con il resto del mondo.

All'imbarco dei traghetti, poca gente ancora. Ci sono quasi tante moto quante auto. Purtroppo anche parecchi camper, che spesso vi ritrovate contromano nelle curve perchè l'imbecille al volante non sa guidare.

Proprio questo è il problema, l'unico, da tenere presente quando si viaggia in Sardegna in bassa stagione. Si comincia a credere di essere i soli utenti della strada e invece l'idiota è sempre in agguato: l'auto che esce dal parcheggio in retromarcia, la conversione a U di chi non guarda nemmeno se c'è traffico in arrivo, lo scatolone di plastica con due pensionati in cabina di guida che si arrampica sfumazzando sui tornanti a 30kmh.

Salvo rare eccezioni, l'asfalto è un nastro di carta vetrata, ottimo per la tenuta e privo di irregolarità. Ogni tanto si incontrano gruppetti di motociclisti stranieri che si godono l'isola come te. Ancora pochi gli italiani e quei pochi rigorosamente in BMW.

Sei giorni e il giro è già finito. Prendo il traghetto per la Corsica, dove già l'affollamento è più evidente e lascio anche quest'isola il giorno stesso diretto a casa. Per quest'anno i miei motogiri riprenderanno a fine Settembre.

E ora qualche foto per chi ne avesse voglia...


domenica 12 luglio 2009

Le Tre Isole e tutto il resto

9 giorni di tour, 3750 km e qualche centinaio di foto sono il bilancio del giro delle Tre Isole appena concluso con l'amico Luciano.
Le mie gomme (Continental ContiMotion) hanno tenuto benissimo, gestendo temperature roventi sulle strade di Sardegna, Sicilia e Sud Italia ma anche delle fresche mattinate da 12°C arrampicandosi nel Parco Nazionale degli Abruzzi e sul Monte Terminillo.

Il nostro giro ci ha portati a salutare vecchi amici (Dino a Palermo e Piero a Lecce) e a conoscerne di nuovi (Mario a Catania).

Alla fine, parlando di un tour in moto si pensa subito alle strade, alle gomme, ai consumi, ma la verità è che l'elemento fondamentale restano sempre le persone.

Un tour ha successo se si viaggia con le persone giuste e gli incontri che fai sono l'elemento che lo arricchisce.

Ma più delle chiacchiere contano i fatti. Vi propongo qui sotto una proiezione di diapo per raccontarvi il nostro Tour delle Tre Isole appena concluso.

venerdì 12 giugno 2009

La strada chiama

La mia moto si sta riprendendo dalle fatiche dell'Istanbul Raid e, a guardare bene, porta ancora i segni del bombardamento di insetti balcanici subito nel viaggio.

Ma la strada chiama: ci sarebbe giusto giusto da fare un bel giro d'Italia in senso antiorario.

La prima parte prevede di saltare il mare come si attraversa un laghetto camminando sulle pietre. Da Savona a Bastia con le ottime navi della Corsica Ferries, da Bonifacio a Santa Teresa di Gallura con i traghetti locali, piccoli ma carissimi, e infine da Cagliari a Palermo con le pessime navi della Tirrenia. Ma non esiste alternativa. C'è una sola nave a settimana su quella tratta e appartiene alla Tirrenia.

Tra un traghetto e l'altro, ci sarebbe da gustarsi la strada che da Bastia scavalca la dorsale corsa e porta alla costa occidentale dell'isola. In Sardegna, la cosa migliore è raggiungere Alghero, scendere da Bosa a Oristano e lavorare di gomme nel tratto stupendo della SS126 da Guspini a Iglesias.

Sbarcati in Sicilia, le cose si complicano e le opportunità si moltiplicano. I tratti belli nell'isola superano di gran lunga quelli brutti. In più, in Sicilia ci sono buoni amici e mia figlia di anni 21 sta facendo l'Erasmus a Palermo.

Quante belle cose, quanto poco tempo.

E questa è solo la prima metà del giro. Il programma completo prevede anche di passare per la Calabria Ionica e approdare in terra di Puglia. Altri bei posti, altri buoni amici.

Il tutto deve chiudersi prima che le fabbriche (quelle ancora in piedi) aprano i cancelli e diano inizio alla temuta alta stagione.

Potremmo partire fra 15 giorni, se tutto va bene. Ma solo a parlarne sento il vento in faccia e vedo l'asfalto scorrere sotto la moto.

Colori, sapori, odori e rumori di viaggio mi invadono la testa e non mi riesce di lavorare.

Stop. Eject.

Ne riparliamo più avanti.