Per fortuna però ci sono alcune cose che non cambiano mai.
Una di queste è la preparazione di un viaggio. Qualunque viaggio.
Se si parte in aereo, l'attività principale è la raccolta di depliant o informazioni su Internet, la ricerca degli alberghi e magari anche uno sguardo alle previsioni meteo.
Se si parte in moto, è vero tutto quanto sopra ma c'è una grossa componente tecnica legata ovviamente alla moto. Si dedicano ore alla preparazione del mezzo, si verificano i livelli di olio motore, olio cardano, liquido refrigerante, olio dei freni. Si controllano le pastiglie dei freni, lo stato dei pneumatici, le candele, il filtro dell'aria, le sospensioni.
Sono lavori che avranno un riflesso diretto sulla sicurezza del viaggio e sul suo svolgimento come da programma.
Sono anche l'occasione di gettare l'occhio negli angoli meno visibili di carenatura, motore e telaio per accertarsi che tutto sia in regola. La moto è un oggetto che appassiona, ma non c'è dubbio che comporti un certo livello di pericolo. Verificare che sia tecnicamente pronta a macinare qualche migliaio di chilometri con noi sopra è un piacere e un dovere al tempo stesso.
Oggi abbiamo passato diverse ore a trafficare sulle moto, scherzando e ridendo come facciamo sempre. Abbiamo stappato un paio di birre e lavorato divertendoci, dove una buona parte dell'ilarità è sempre ai danni di qualcuno di noi. Visto che eravamo in tre, l'incrocio di battute e prese in giro è stato particolarmente vivace.
Ma in secondo piano c'era il pensiero ricorrente delle strade che faremo, dei tempi che dovremo rispettare e del tempo che ci aspetta. La data si avvicina, mancano meno di due settimane e, come sempre, questi ultimi giorni voleranno via. La Sierra Nevada, che a Marzo sembrava ancora lontana, oggi è qui.
Se è vero che nei viaggi in moto la meta è la strada, bisogna partire preparati e affidare all'improvvisazione solo alcuni aspetti del viaggio. Noi amiamo viaggiare così. Siamo pronti a inventarci un itinerario fermi davanti a un bivio con la carta stradale aperta sul serbatoio della moto, ma quando partiamo vogliamo essere sicuri del nostro mezzo, della situazione delle strade, dei traghetti e degli alberghi.
Sono ormai lontani i giorni delle partenze improvvisate, della moto tirata fuori dal garage e lanciata in un viaggio di dieci giorni senza nemmeno guardare le gomme. Rivedo quelle foto sbiadite e mi sembrano scene di un vecchio film: i protagonisti più giovani, le moto dei trabiccoli un po' naif.
L'incoscienza di una volta ha ceduto il posto alla consapevolezza. Ma non è detto che oggi ci si diverta di meno, anzi!
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