Caro blog
Avrai notato negli ultimi mesi una mia scarsa attività creativa e sono qui per spiegartene le ragioni.
Nonostante la piattaforma Blogger sia gratuita (e sempre sia lodata!), altre cose nella vita non lo sono, dalla corrente elettrica alla birra pilsener. (Quest'ultima è meno pericolosa della corrente e dà maggiori soddisfazioni, anche se nonostante i miei ripetuti tentativi non serve a far girare la lavatrice.)
Dicevo, la vita è un passatempo costoso e di questi tempi occorre far quadrare i conti. Visto che per fortuna gli ultimi mesi mi hanno portato un discreto carico di lavoro, ho pensato di dare la priorità a quest'ultimo.
Diciamo quindi che, oltre al mio blog, ho sacrificato anche una serie di fine settimana che avrei potuto trascorrere all'aria aperta. Questo, chiaramente, se l'aria fosse stata più respirabile e avesse contenuto un po' meno idrometeore. Tra pioggia e neve le giornate decenti sono state veramente poche.
E quindi, caro blog, non me ne volere se finché ho da lavorare lavoro. Come dice l'adagio: il lavoro nobilita. Quello che non dice è che si porta anche via un bel po' della tua vita...
Quanto agli amici che ogni tanto capitano su queste pagine, consiglio loro di andarsi a leggere i post più vecchi nella speranza che siano ancora attuali.
Se si parla di politici ladroni, automobilisti con la faccia di merda e segnaletica terzomondista, potete stare tranquilli che da allora non è cambiato niente…
Tranquillo, concordo su tutto quanto non sia cambiato dal tuo ultimo post, ma è un piacere rivederti all'opera! Il lavoro purtroppo è necessario per vivere, quindi ti auguro non vanga mai a mancare! Quanto a me ahimè il 2011 è ancora all'insegna della cassa integrazione e il rientro non si sa bene cosa possa riservare e nemmeno se di rientro si potrà parlare oppure di un arrivederci e ...basta! Boh, intanto cerco di guardarmi attorno ed è per questo che nemmeno io aggiorno con tanta solerzia il mio blog: Devo impegnarmi su ben altri fronti! A presto!
RispondiEliminaciao dinosauro,
RispondiEliminada blogger malaticcio e dedito più che mai a gingillarsi col pc, apprezzo molto questo post.
e lo sfrutto anche ignobilmente per lanciare un appello a coloro che si sentono parte integrante dei blog altrui, cosa che potrebbe peraltro essere una realtà oggettiva:
se non volete sentirvi estromessi o trattati a pesci in faccia, leggetevi ogni virgola che viene pubblicata sul "vostro" blog, prima di accampare pretese di paternità.
altrimenti prendete atto di essere dei lettori che commentano un post: preziosi come l'acqua, finché non cola dal soffitto.
nella speranza di non averti macchiato l'intonaco... vado a leggermi un po' di roba "vecchia".
:)))
e che sia un gran 2011!
;)
Perdonami Put ma sono un pochino curioso: A chi ti riferisci? Non che mi senta la coda di paglia, ma visto che il commento prima era mio non vorrei essere il destinatario del pesce in faccia...
RispondiEliminaSe come credo non sono quel tale, mi associo nel dire di non accampare mai nulla che sia farina del sacco altrui, non è corretto e hai ragione.
tranquillo sburbiz,
RispondiEliminasono un bradipo a scrivere: quando ho pubblicato credevo di essere arrivato uno, ma tu eri già sotto la doccia.
:)))
ogni tanto mi capita che qualche "padre fondatore" del mio blog non legga per un po' e poi si comporti come se lo spazio lo avesse sempre gestito lui, anche quando non c'era.
per poi pretendere che oltre a pubblicare le sue pisciate fuori dal vaso, io lo ringrazi pure.
tu un blog ce l'hai e conosci l'impegno che comporta.
porsi sullo stesso piano di chi lo gestisce non è impossibile ma richiede un'attenzione notevole e costante.
tanto vale farsene uno proprio, forse.
questo post mi sembrava una buona occasione per sottolinearlo.
Grazie mille, sapevo della tua stima nei miei confronti ma non si sa mai, a volte capita anche di scrivere delle fesserie e offendere qualcuno a propria insaputa. Non sono molte le occasioni e i blog dove commento e questo di Dino è un blog che apprezzo molto per contenuti e originalità, al pari del tuo. Questo non vuol dire che condivido tutto a prescindere, ma che abbiamo diverse affinità e non ci si offende reciprocamente. In questo schifo di società attuale è già qualcosa!
RispondiEliminaFare quello qui piace è tempo concesso in più, danzando con Thoreau...
RispondiEliminaqui = cui, quando t' ubriachi, ma non sempre...
RispondiEliminaVa bene lo stesso Sburbiz!
RispondiEliminaMica vorrai bollare il cartellino...!
Buon anno!!