Dietro ogni brutta notizia c’è spesso una bella notizia che bisogna andare a cercare.
L’altro giorno, uscita dal portone di casa e su un vialetto riservato ai pedoni, la giovane Sam è stata investita da un’auto. L’ho vista rotolare sotto l’Audi e passarle in mezzo alle ruote posteriori.
Terrorizzata (e non so quanto gravemente ferita) è scappata via. Non sono più riuscito a ritrovarla.
Per ore e ore l’abbiamo cercata in sei. Ho ripercorso tutte le strade e i sentieri che da due anni facciamo insieme. L’ho chiamata a ogni metro di strada e a fianco di ogni cespuglio ma non l’ho trovata.
Il rivenditore di materiale elettrico vicino casa, con un ampio parcheggio alberato e un magazzino per lo stoccaggio di materiali, è stato una tappa obbligata. Sono stati cordiali e comprensivi, ma il cane non l’hanno visto. Facce preoccupate, espressioni apprensive. Amano i cani anche loro e si sono dichiarati pronti ad aiutare se necessario.
L’addetto alla sicurezza dell’hotel quattro stelle con tanto di parco annesso si è subito messo a scrutare le varie telecamere e mi ha invitato a entrare in bici per fare il giro del complesso alla ricerca di Sam.
Due mezzi della nettezza urbana, informati della scomparsa di Sam, hanno cominciato a contattare per radio gli altri colleghi in giro per informarli dell’avvenuto.
Il gestore della pompa di benzina dove mia moglie fa sempre il pieno è salito nel furgone è ha iniziato a girare anche lui.
Un nostro amico è arrivato in moto e ha cominciato a pattugliare la zona a 10 all’ora, con la ventola del radiatore sempre in funzione (quel giorno c’erano 30°).
Anche il cafone che doveva per forza parcheggiare l’Audi sotto il portone di casa si è messo a cercare Sam a cavallo di una moto. Dato il caldo girava senza casco. Ma si sa, il cafone non cambia mai…
Finalmente l’abbiamo trovata.
Temevo due cose: che fosse rimasta gravemente ferita e che fosse andata a morire da sola oppure che, incolume ma spaventata, fosse poi finita sotto un’altra macchina attraversando qualche strada.
L’abbiamo invece trovata, sfinita e terrorizzata, nel cortile di un capannone industriale. A parte un taglio sul sopracciglio destro non aveva subito altri danni.
Ho ritrovato un cane che adoro e ho riscoperto che, nascosta sotto uno strato di letame, c’è ancora della bella gente. Un grazie a tutti, anche da parte di Sam.
sostanzialmente una bella storia, no?
RispondiEliminaocchio alle uscite dai portoni: i cani sono carichi come fucili e ragionano zero...
w i pepe sale, w sam!
;)
Sam è sostanzialmente d'accordo con te... ;-)))
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