domenica 18 dicembre 2011

Vacche magre


Arriva un altro Natale di vacche magre.
Niente luminarie opulente, se non in qualche parte della città, e si vede meno gente in giro per acquisti.

Dicono le statistiche che il numero di coloro che i regali non li faranno proprio è in aumento rispetto allo scorso anno (come fanno a saperlo non ne ho idea). Le stime parlano anche di un 20% che rimanderà i regali di abbigliamento al periodo dei saldi.

Per quanto mi riguarda, vado in centro solo con la metropolitana e quando ne riemergo non ho affatto la sensazione che manchino pochi giorni al 25 Dicembre. Il clima è tipico della stagione, freddo e umido, ma potremmo essere anche a fine Novembre oppure a metà Gennaio. La città è grigia e la gente ha il muso lungo.

Per scoprire che il Natale è alle porte bisogna accendere la televisione. L’assalto ai pochi soldi stanziati per i regali dagli italiani è in pieno svolgimento.
A seconda delle fasce orarie, l’offensiva si concentra su un pubblico diverso.
Nel pomeriggio, tocca ai bambini. I produttori di giocattoli e dispositivi elettronici li martellano con le pubblicità di robot transformer, veicoli radiocomandati, armi spaziali, consolle per videogiochi, bambole tecnologicamente avanzate, bambolotti realistici che fanno la pipì, ruttano e ripetono le parolacce che dice papà. Quest’ultimo è impallidito dopo aver fatto due conti di quanto gli costerà questo Natale e boccheggia sul divano.

Ma il grosso dell’investimento pubblicitario arriva con la fascia serale.
Se vedete una coppia di adolescenti viziati con la faccia da ebeti capricciosi che amoreggiano, litigano e si inseguono, si tratta di sicuro della pubblicità di un profumo. Basta cambiare lo sfondo, la musica e i colori e la storia è sempre la stessa per tutti. Sembra che per riuscire a vendere un’acqua di colonia o un dopobarba occorra per forza creare dei minidrammi idioti dove si agitano personaggi odiosi che prenderei volentieri a colpi di mazza da baseball.

E poi continua la serie ininterrotta di enzimi, proteine, acidi miracolosi dai nomi complicati che promettono di far sparire le rughe, dimezzare i culoni, far sparire la cellulite e rassodare tutto quanto di moscio ci assilla.

Bè, quasi tutto.

Per i trattamenti – diciamo così – più intimi, ci pensano gli spammer su Internet. Da diversi giorni mi vengono proposte per mail delle pillole miracolose che dovrebbero estendere la mia virilità in termini di dimensioni.
Lo slogan trionfalistico annuncia: “Incuti timore nella concorrenza”. Mi immagino la scena grottesca di un gruppetto di prodi cavalieri che competono per le grazie della bella principessa mentre lei con un metro retrattile in mano li misura tutti. Ma ora arriva Sir Lancillotto che ha preso le pillole miracolose, sfodera l’asta e tutti i rivali fuggono terrorizzati.

Ma chi è l’imbecille che spera di vendere due pasticche-placebo scatenando fantasie di questo genere?
I miei ricordi in materia sono un po’ confusi, ma non rammento di aver mai concorso nelle questioni sentimentali a colpi di centimetri, per vincere magari al fotofinish contro qualcuno appena meno dotato.

Chi abbocca e si compra questi prodotti se li merita tutti. Mah, buon Natale anche a lui…


1 commento:

  1. Hai detto bene un Natale di vacche magre almeno per me come per tanti altri.Gli altri anni con una maggiore disponibilità economica,ti fai prendere dal consumismo e certe cose non le noti neanche...
    Poi che ci sia gente(con internet è tutto moltiplicato per milioni) che non vede l'ora di essere truffata o imbrogliata è cosa nota dai tempi dei mitici occhiali a raggi x
    Comunque Buon Natale a tutti

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