La preparazione di un viaggio in moto è un po' come un buon vino: si sorseggia lentamente per gustarne il sapore e non perderne la minima sfumatura.
Mancano solo sei giorni alla partenza per Istanbul e i preparativi proseguono senza urgenza, ma con l'obiettivo ben chiaro nella mente. La moto è pronta, gomme nuove (le turistiche Continental
ContiMotion dovrebbero assicurare una buona performance sulla distanza ma non mancare di grip) e olio nuovo, sia nel complesso motore/cambio che nella trasmissione cardanica. Tutto il resto, dai fari ai freni, è stato già controllato ed è OK.
Oggi ho cominciato a preparare i vari attrezzi e ricambi che mi accompagneranno in viaggio: lampadine, fusibili, kit dei ferri e il necessario per riparare eventuali forature.
Come ultimo gesto questa sera, prima di spegnere la luce in garage e chiudere la porta, ho infilato sotto il parabrezza i guanti che userò per il viaggio.
Mi sto veramente gustando questo buon vino dei preparativi. Ha il sapore di un'avventura da tempo sognata e che finalmente sta prendendo forma.
Il viaggio vero e proprio mi fa invece pensare più alla birra che al vino. Lo vedo come un boccale spumeggiante di birra gelata che scende a spegnere quella sete di strada che c'è in ognuno di noi.
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