venerdì 19 giugno 2009

Benvenuti a bordo


Da quando ho perso il lavoro lo scorso anno, la mia frequentazione degli aeroporti è calata in maniera verticale. Soltanto due voli in sei mesi: sono andato a Palermo in Febbraio e ieri ho fatto Milano-Roma andata e ritorno con la Lufthansa Italia.

Ora che non passo più 1,5 giorni a settimana in movimento, mi sembra di notare con maggiore chiarezza e attenzione i dettagli di ogni viaggio. Visto che ne faccio così pochi, ho finalmente modo di gustarmeli.

Ho scoperto quindi con piacere che si può volare su una delle rotte più lucrative d’Europa spendendo meno di 100 Euro A/R e volando con una compagnia aerea seria, precisa e puntuale.

Non ci sono gli assistenti di volo/animatori brufolosi della Ryanair o di Easyjet, ma delle attempate signore tedesche che volano da oltre 20 anni. Si sforzano di parlare italiano (“cradisce un’altra pirra?”) e anche i piloti prendono il microfono e fanno i loro annunci in italiano.

Si scopre così il segreto meno segreto del trasporto aereo. Il pilota serve a sorvegliare l’operato dell’autopilota e avrebbe tutto il tempo di prendere su il microfono e fare un po’ di chiacchiera con i passeggeri che porta e che sono la ragione per cui ha un posto di lavoro.

Quei padreterni intoccabili dei piloti Alitalia già da anni non raccontano più ai passeggeri la rotta volata quel giorno (“…a ziniztra il Laco Trazimeno”) perché si sentono superiori al loro carico umano e perché nessuno è autorizzato a dire loro che cosa fare.

Lufthansa Italia sta appena muovendo i primi passi come alternativa e, a mio modesto avviso, li sta muovendo bene. Attualmente, i voli da Malpensa su Fiumicino sono solo 4 al giorno. Ma chi vuole evitare di volare Malitalia e di foraggiare una compagnia scandalosa, fa bene a prenderne nota.

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