Ottobre se ne va con la coda fra le gambe portando con sé il disonore delle giornate più corte, anche se a dire il vero la fine dell’ora legale non è certo colpa sua e, in definitiva, l’ora di sole che ci è stata “rubata” ha penalizzato una sola settimana di questo mese sempre generoso.
Grande Ottobre. Un mese in cui chi ha voglia e tempo di girare in moto può veramente godersi strade libere dal traffico e giornate dall’aria frizzante.
Penso al Tour dei Pirenei dell’Ottobre 2007 e all’aria rarefatta dei passi spagnoli scolpiti in un cielo blu profondo, rivedo quelle nuvole innocue che viaggiano rapide nel vento in alta quota. Riprovo il piacere di scendere dalla moto dopo 500 km di strada e di cominciare la serata con una birra “segnaposto”, nel senso che in fila dopo quella ce ne mettevamo ancora un paio. Almeno.
Rivivo il Tour della Sardegna dell’Ottobre 2008, quel cielo cupo e denso di nuvole basse all’alba dell’arrivo a Golfo Aranci, che solo due ore dopo (tra Alghero e Bosa) tirava fuori sprazzi di blu dietro ogni curva. A fine tour, alla Maddalena, c’erano quasi 30° e i colori del mare sembravano finti.
E oggi, una semplice occhiata alla mia moto in garage, ancora sporca all’inverosimile, mi ricorda il Tour della Spagna appena concluso. 3000 km di strade semideserte dove lasciare il 60% del battistrada di un treno di gomme nuove è stato un piacere, come dipingere traiettorie con un pennello nero su una tela perfettamente tesa e ruvida.
“Questi ultimi giorni sono stati la parte peggiore di Ottobre”, mi diceva un motociclista spagnolo alle porte di Barcellona una settimana fa.
Ma per rifare un giro così l’Ottobre prossimo ci metterei subito la firma.
Leggere, pensare e fare
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Mi piace leggere,non solo riviste, anche libri e non solo a tema
motociclistico, spazio tra i più disparati autori ed argomenti. Era da un
po' che non acq...
6 giorni fa
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