In quel punto,
Il mio amico Jim ed io siamo partiti poco dopo le 07:00 dal Fontana Village e abbiamo imboccato
Siamo diretti ad Asheville a poco più di due ore di distanza, dove ci aspettano altri amici per fare un bel giro sulla Blue Ridge Parkway. L’aria è ancora fredda e i prati sono coperti di rugiada. In qualche stretta vallata delle Smoky Mountains ristagna ancora una coltre di nebbia. Quando il sole riesce a filtrare tra i rami degli abeti, il suo calore si fa immediatamente sentire. Abbiamo indosso degli indumenti da moto traforati, perché non è escluso che oggi in pianura si supereranno i 35°, ma ora ci sono al massimo 10°.
Jim fa strada con la sua FJR1300, io lo seguo con
Non c’è nessuno in giro.
Rallentiamo allo stop ma non ci fermiamo (gli Americani definiscono questa manovra “stop californiano”) e svoltiamo a sinistra. Abbiamo appena il tempo di aprire il gas e percorrere
Ci fermiamo e scendiamo dalle moto levandoci i caschi. Il Trooper è ancora seduto nell’auto e sta verificando al computer le nostre targhe.
Una moto è intestata a Jim e l’altra alla Ray Price Harley Davidson di Raleigh che me l’ha noleggiata. Tutto in regola. Il Trooper esce dall’auto e con un gesto fluido ed esperto si calca in testa il cappello grigio scuro a falda piatta.
“Signori, siete in eccesso di velocità e non avete rispettato lo stop. Posso avere patenti e libretti di circolazione?”
Jim gli dice di non essersi accorto di aver superato i limiti e ammette che, complice la strada deserta, la manovra allo stop è stata meno che regolamentare. We’re sorry.
Con i nostri documenti in mano, il Trooper torna alla macchina e passano almeno 15 minuti mentre controlla i documenti e scrive.
Jim mi invita a non dare segni di impazienza perché la cosa non ci porterebbe alcun vantaggio.
Finalmente, l’agente esce dall’auto, ci restituisce i documenti e ci mette in mano un foglietto con il quale siamo formalmente ammoniti. “Signori, per questa volta ve la cavate con un warning. Vi invito a rispettare le regole e i limiti di velocità. Y’all ride safe now.”
La Ford
PS: il nostro incontro con lo State Trooper è avvenuto il 9/8/2006 e il resto della giornata è andato perfettamente. Siamo ritornati al Fontana Village dopo 14 ore dalla partenza e le mogli ci hanno letteralmente ribaltati per non averle avvertite del ritardo.
250 dollari non sono pochi, ma il Trooper come ha fatto a calcolare l'eccesso di velocità? Pistola radar a bordo, con ripresa video come si vede in tanti filmati su Youtube? (come il nostro Provida?).
RispondiEliminaCerto che il Ticket me pare proprio un'americanata, a meno che, non venga inserita sulla piattaforma informatica di P.S. di quello Stato, creando un precedente che non lascerebbe scampo, dopo il controllo di rito, all'infrazione successiva.
Ce devo proprio andà in America, prima o poi...
se posti un'altro racconto sugli U.S.A., non rispondo più di me stesso.
La domanda sull'eccesso di velocità ce la siamo posta anche noi, ma visto che il Trooper era in buona abbiamo deciso di non chiederglielo. E sull'ammonizione non figura neanche.
RispondiEliminaSicuramente il "warning" è immesso nel computer della Highway Patrol e conviene non farsi beccare di nuovo a scanso di multa salatissima.