Sono partiti!
Al verde, la griglia di partenza impazzisce completamente, con macchine che si buttano a sinistra e a destra per assicurarsi spazi liberi di accelerazione.
Il Rag. Fumagalli su Fiat Duna pesta il pedale nel pavimento e prende il comando in una nuvola di fumo nero, seguito dalla giovane promessa Gaetano Scoccimarro su Opel Astra turbodiesel (ascensori Schindler) che però sportella vistosamente un Burgman mandandolo fuori pista.
È bagarre: la Sig.ra Adalgisa su Nissan Micra canna grattando un cambio marcia e viene tamponata da Ahmed Al Rashid Al Masri su Fiat Ducato che arrivava senza freni. Piervittorio LaFava, su Aprilia Motò (tenuta in maniera maniacale, tutti i tagliandi documentati) per evitare i vetri sparsi sull’asfalto schiva da gran manico gli ostacoli ma ahimè parte per la tangente e centra una fermata dal tram. Si rialza subito, sembra illeso.
I marshal sventolano freneticamente le bandiere gialle, ma Cosimo Laminchiazza, autista ATM al volante di un bus Iveco della Linea 73, prosegue a palla, con il limitatore che attacca e stacca di continuo, e supera in derapata l'Ing. Luca Zillo, su BMW X5 che si attardava a impostare il GPS.
La coda dell’autobus urta l’avantreno della Lancia Fedra di Mayah Lona, cittadina ungherese di professione soubrette, che va in testacoda. È il panico! La seconda metà della griglia di partenza si schianta contro la monovolume che occupa di traverso la carreggiata. Ma la gara continua, almeno fino al prossimo semaforo rosso.
Da Milano, Via Gallaratese, è tutto. Studio, a voi la linea.
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