domenica 23 agosto 2009

Non...

Non basta ascoltare i Metallica e girare col chopper per essere un tipo duro. Magari poi buchi una gomma, ti prende lo sconforto e ti fai venire a prendere da mamma. Oppure tagli la strada a un pulmino di suore, che scendono e ti danno anche un sacco di botte.

Non serve rischiare la vita ogni cento metri per dimostrare di saper andare in moto. Ci sono motociclisti pazzi e motociclisti anziani, ma ne conosco pochi che sono tutti e due.

Non gliene frega niente a nessuno che siete stati in Australia (e per di più in aereo), quindi l’adesivo col segnale: Kangaroos Next 4 km potete pure staccarlo dalla macchina.
E poi, quand’è che è stato avvistato l’ultimo canguro a Pisa?

Non so che cosa devo fare quando mi trovo davanti un’auto con l’adesivo: Bambino a Bordo. Devo evitare di suonare, sennò si sveglia e rompe le balle a mammà? Devo cambiargli il pannolino? Devo farmi tirare sotto perché il bambino ride tanto quando i genitori investono una moto? Oppure, se vedo un camion con scritto: Attenzione: trasporto cavalli, come mi devo regolare? Mi tappo il naso sotto al casco, faccio il tifo per Ribot o me ne strafrego semplicemente?

Non mi è chiaro perché quando prendi una strada di montagna che sale a 2000 metri ti appare presto un segnale di pericolo con la sagoma della doppia curva e la scritta: per 2,5 km.
Poi, dopo un paio di minuti, altro segnale che dice: curve per 3,0 km. E così via. Quanti segnali inutili.
Non possono mettere un solo segnale all’inizio della strada con scritto: curve per 25km?
Ma poi, non è abbastanza ovvio che per salire a 2000 metri ti servono le curve?
C’è veramente qualcuno che pensa di arrivare al Passo del Tonale senza fare curve?
Si dovrebbe partire da Parma e costruire un viadotto rettilineo lungo 200km. (Poi, superato il Tonale che fanno? Scendono in Val di Sole col deltaplano?).

Non vi siete mai chiesti che tipo di idiota è quello che scrive con la bomboletta sui cartelli stradali: Lucia Ti Amo Torna da Me? Lucia probabilmente ci ha visto giusto ed è andata a vivere a Novosibirsk in Siberia. E intanto però migliaia di persone che passano di là ogni giorno devono domandarsi che cosa di importante c’era scritto sotto.

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