Il 17 Febbraio è entrata in vigore l’ordinanza cialtrona che abbassava a 70 kmh il limite di velocità sulle tangenziali di Milano. La brillante idea rappresentava la risposta della provincia all’inquinamento dell’aria, della serie: non so quali misure prendere, ma intanto abbassiamo il limite di velocità, chissà magari funziona.
Non è dato sapere su quale fondamento scientifico si basi questa decisione, ma ne è chiara la matrice di profonda ignoranza e incapacità gestionale dei nostri reggenti.
Si tratta di una classe di amministratori che non saprebbero amministrare un condominio di 4 appartamenti, pianificatori che non saprebbero pianificare una pisciata in un tratto autostradale con una stazione di servizio ogni 10 km e finirebbero per farsela sotto.
Il problema è che le loro decisioni da incompetenti influenzano la vita di milioni di persone. Già anni fa qualche demente aveva abbassato il limite di velocità per le tangenziali milanesi a 90 kmh. Non ricordo quale fosse l’obiettivo: ridurre l’inquinamento, abbassare il tasso di mortalità, evitare le alluvioni in Bangladesh o altro.
La natura di questo anello autostradale è tale che, quando non è intasato (nel qual caso la velocità media scende a 20-30 kmh), la sua velocità “fisiologica” è 90-110 kmh. In questo intervallo di velocità si viaggia abbastanza sicuri e spediti. Qualunque andatura diversa (inferiore o superiore) rappresenta un potenziale pericolo. Non serve essere degli scienziati, basta avere qualche anno di patente e sono cose che risultano evidenti.
Ora sono passati nove giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza provinciale e basta percorrere 10 o 20 km di tangenziale per vedere che non è cambiato niente. Gran parte dei veicoli viaggiano tra 90 e 110 quando si può viaggiare e invece si fermano tutti quando la tangenziale è bloccata. Secondo i soloni della provincia quest’ultima dovrebbe essere una situazione ottimale: viaggiando a una media di 20 chissà di quanto si riduce l’inquinamento.
Gli utenti della strada, ignorando completamente i legislatori cialtroni, continuano a viaggiare alla solita velocità finché la strada è libera. Anche l’assenza di rilevatori funzionanti ha sicuramente avuto il suo peso, se cominciassero a fioccare le multe mi domando che cosa succederebbe. Intanto però, negli ultimi giorni non ho visto in giro né polizia né autovelox funzionanti.
E’ probabile che, dopo i soliti 15 giorni di polemiche e accese critiche, tutto ritorni alla normalità italiana.
Il che vuol dire che i cialtroni legiferano fuffa e la gente si arrangia come può.
E intanto il 17 Marzo si festeggiano i 150 anni dell’unità d’Italia invece di fare una giornata di vergogna per come questa manica di pagliacci ha ridotto il paese.