lunedì 1 agosto 2011

La marcia dei forzati

Sabato 30 Luglio, ore 12:30, devo improvvisamente recarmi nel Ferrarese per una commissione urgente. Non ho proprio voglia di andare, con il caldo che fa e con il traffico che mi aspetto, ma è una cosa che non posso rimandare.

Eccomi alle 13:00 in sella alla FJR1300 pronto alla partenza. Per una sparata quasi tutta in autostrada la FJR è la cavalcatura giusta e anche le gomme Metzeler Sportec M5, nonostante le spalle scalettate da fare paura a soli 4000 km, hanno comunque abbondante battistrada per farmi andare e tornare senza pensieri.

Viaggio strano questo. Oltre 500 km in un pomeriggio: l’andata fatta litigandomi la strada con i turisti in partenza e il ritorno in compagnia di quelli che rientrano a casa. Telecronaca di due esodi autostradali diversi separati da una semplice mezzeria.

Traffico prevedibilmente intenso ma non impossibile, poi c’è sempre la corsia di destra che è quasi sempre libera. Anche l’olandese che traina una roulotte a 90 kmh non ci vuole andare, chissà perché… 
I chilometri volano via e devo solo stare attento ai tutor e fare la gimkana nel traffico. Mi viene in mente il gioco del Tetris mentre mi inserisco tra un grappolo di macchine e un altro lavorando di gas e girando semplicemente il mento nella direzione che desidero.

La Yamaha si mangia il traffico in maniera chirurgica, come un F-16 fra gli Airbus. Il solo rischio è farsi prendere la mano, perché i duecento all’ora sono solo un’impercettibile rotazione della mano destra.

Mentre vado, mi accorgo che le auto più pericolose sono quelle che finiscono con la “s” o anche la “z”: Atos, Terios, Koleos, Matiz, Yaris, Ignis. E’ un delirio di cambi di corsia improvvisi e sorpassi da imbecille. Ti superano, rientrano in corsia e poi rallentano. Oppure dalla corsia di sorpasso si buttano a capofitto in un’area di servizio perché nonna deve pisciare.

Nel tratto a 4 corsie prima di Bologna c’è un improvviso vuoto nel traffico e mi trovo davanti una vecchia Atos che viaggia a 80 in terza corsia. Io sono in corsia di destra a 140 e le sfilo di fianco come un missile cruise. 
Guardo nello specchietto, la Atos è sempre lì che barcolla in direzione sud mentre il grosso del traffico sta per raggiungerla in massa. Sogno la scena di una Range Rover che la tampona a 160 kmh o una carambola tra più monovolume che finiscono tutte con la “s”.

Arrivo a destinazione in due ore e 15 minuti. Il rischio più grosso l’ho corso con un alfista rimbambito dal caldo (finestrino di guida spalancato a 120 all’ora) che entra in sorpasso senza guardare. Una bordata di trombe Nautilus e il vacanziere quasi si infarta sbandando a destra e invadendo la strada di qualcun altro.

Al ritorno, un mega temporale sta per investire Bologna. Mi porto fuori pericolo e non prendo che due gocce sulla visiera del casco. Grazie alle nuvole, ora l’aria è più fresca e il viaggio è meno stancante.

Per il resto è un déja vu dell’andata: macchine stracariche di biciclette montate alla rinfusa (tanto si torna a casa…) che si ostinano a viaggiare nel mezzo della strada, ticinesi dal piede pesante che se ne fottono dei tutor, camperisti che viaggiano a cavallo di due corsie perché così mirano meglio la direzione di marcia.

Dopo poco più di cinque ore dalla partenza sono di nuovo a casa. Andata e ritorno sull’autostrada dei forzati delle vacanze: un’esperienza che mi mancava.

4 commenti:

  1. ahahhahaahhahahahaha

    col cammeo delle m5 scalinate mi hai fatto cadere dalla sedia!

    http://putredine.blogspot.com/2011/06/una-bella-mail-di-lorenzo-baroni.html

    se vai al terzo commento, e non conosci già la storia, capisci perché.

    viviamo nell'era del c'ero anch'io: guai a negarsi un bell'esodo di massa!
    ;)

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  2. Le mie M5 hanno 4700 km e fanno cagare. Ma le dono volentieri a Baroni perché ci giri ancora qualche mese e ci faccia ancora qualche marchettina estiva.

    Le M5 sono gomme vergognose da 2000 km buoni e il resto una sofferenza. Torno alle Michelin Pilot Power 2CT che sono una goduria fino alla fine.

    * Questo commento è sponsorizzato dalla Michelin che mi ha regalato un portachiavi fosforescente dell'omino Bibendum e una guida dei ristoranti (edizione 1979).

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  3. puntuale, conciso ed esaustivo... il tutto in lingua italiana, che non guasta mai.
    ;)

    grande dino.

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  4. Quest'anno ho fatto un viaggio bello lungo in autostrada e a parte i soliti idioti mi sembra che la situazione sia migliorata:il traffico e' piu' regolare e controllato proprio per "merito" del tutor...certo con il FJR1300 e' una sofferenza...

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