lunedì 18 luglio 2011

Sabato estivo


Sabato estivo, temperature attorno ai 30°, umidità elevata e qualche nuvola.

L’esercito degli storditi si lancia in strada. Migliaia di automobili si rovesciano sulle autostrade come topi presi dal panico, saltando da una corsia all’altra, cambiando direzione e velocità come i tarantolati.

C’è chi percorre decine di chilometri nella corsia centrale a 70 kmh mentre in quella di sorpasso si assiste a scene da NASCAR, con padri di famiglia imbestialiti che mitragliano con i fari nonne arzille uscite in sorpasso senza guardare, svizzeri scatenati che si sfogano, roulotte traballanti trainate da autisti nordeuropei disfatti dalla stanchezza e tenuti insieme dal RedBull.

Nella corsia di destra tutto tace. Ogni tanto si vede un’auto che procede a 60kmh con qualche cretina che telefona sbracciandosi e dando colpi di gas o di freno a seconda del tono della conversazione. Ma per il resto la corsia di destra è un’oasi di tranquillità.

Qualcuno si ricorda quando in Italia è stata data l’ultima multa per non aver occupato la corsia libera più a destra? E l’obbligo dei fari sulle strade extraurbane? 15 giorni di tolleranza zero e poi di nuovo il solito casino terzomondista.

Cambio scena: località lacustre del Nord Italia. La passeggiata lungo il lago è tranquilla, passa un’auto ogni paio di minuti. Poi improvvisamente è l’inferno. 

Automobili con lampeggiatori e abbaglianti schizzano via a gran velocità, seguite da moto della polizia con le sirene a manetta, seguite da moto civili con personaggi incivili in abiti fluorescenti e con le radio in mano che parlano rabbiosamente dicendo chissà che e sembrano tutti compresi di un ruolo importantissimo che solo loro conoscono. 

Poi arriva un blocco multicolore di ciclisti in tenuta Robocop su bici variopinte: si sente solo il sibilo delle gomme tubolari sull’asfalto mentre sfrecciano a 70 kmh in formazione serrata come le frecce tricolori.
Volano borracce, panini, rifiuti vari. La strada diventa un immondezzaio in pochi secondi. 
Le station wagon multicolori che arrivano in coda ai ciclisti travolgono tutto: le borracce scoppiano, i tappi partono come proiettili, i rifiuti volano in aria, i pedoni si riparano la faccia. Un’anziana tedesca è paralizzata sulle strisce mentre la sfiorano in duecento nel giro di un minuto.

Il ciclismo non conosce regole, la corsa sospende i doveri del ciclista e ne raddoppia i diritti. Ecco spuntare altre moto della polizia che sfrecciano furiosamente a sirene spiegate (ma allora esiste ancora la Stradale!).

Ora le aiole fiorite lungo il lago sono costellate di rifiuti. Un cartello del comune dice che i proprietari degli animali devono “rimuoverne le deiezioni”, ma l’immondizia dei ciclisti chi la rimuove?

Italia d’estate. Sospensione del contratto sociale. Si riapre a settembre. Forse.

2 commenti:

  1. caro dino,
    non so se ti consolerà ma qua a torino, in occasione della crono a squadre del giro d'italia, il cui percorso ad anello passava sotto casa mia, mi hanno tenuto tre ore fuori dal portone di casa, sul lato opposto della strada.
    uno ha scavalcato le transenne ed ha attraversato: i poliziotti lo hanno preso, hanno riattraversato portandolo a braccia, lo hanno consegnato a dei colleghi e sono tornati in posizione, attraversando la strada deserta per la terza ed ultima volta.
    nessuna deroga, nemmeno per le ambulanze a sirene spiegate. e tieni presente che tra il passaggio di una squadra e il successivo passavano diversi minuti.
    a raccontarlo il giorno dopo solo sguardi annoiati... l'unica è prendere atto e farsi furbi.

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  2. A costo di ripetermi, questo paese è controllato da piccoli despoti terzomondisti e dai loro servi sciocchi. Basta il timbro di un qualunque burocrate e i diritti della maggioranza sono azzerati senza preavviso a favore di un'esigua minoranza e per interessi di parte.
    Mai visto tanto spiegamento di forze dell'ordine. Poi prova a chiamare i vigili perchè c'è stato un incidente.

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