lunedì 20 febbraio 2012

Facce di bronzo

Tempo di merda, niente moto.
Di che cosa parliamo? Parliamo d'altro.


Mentre alle aziende italiane e alle partite IVA viene chiesto di pagare il canone RAI (perché senza dubbio posseggono un PC in grado di ricevere programmi televisivi), la stessa RAI compensa il guitto Celentano con 700.000 Euro per le sue cialtronerie al festival di Sanremo. Lui dice che li devolverà in beneficenza, ma la RAI comunque glieli verserà, mentre la letterina con la richiesta di pagamento del grottesco balzello è già nelle cassette della posta di molti italiani.

Cambiano i governi (sinistra, destra, tecnici) ma la piaga purulenta della RAI nessuno è disposto a risolverla. Troppi posti di "lavoro" a rischio. Troppe cambiali politiche da pagare. Che le paghi il contribuente.

Ma anche gli uffici governativi, gli uffici postali utilizzano migliaia di PC. Pagheranno la vergognosa oblazione anche loro? Nessuno in questo Paese del Terzo Mondo mascherato da G8 sente il minimo imbarazzo per una norma (Art. 1 e 2 RDL 21.2.1938 n. 246) che risale al ventennio fascista e solo per la connivenza di una classe politica marcia si applica al possesso di un televisore?

Tranquilli. Siamo in buone mani.

Sulla vicenda dei due militari italiani consegnati alle autorità indiane per la questione dei pescatori uccisi in acque internazionali (una storia ancora tutta da chiarire), la massima autorità dello stato dichiara: "E' una cosa molto ingarbugliata. Il caso diplomatico è già nato, l'importante è che si risolva". Così afferma il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano.

Intendiamoci, io non sono nessuno ma nel mio piccolo sono convinto che, nei panni del presidente della repubblica, sarei riuscito a pronunciare qualcosa di altrettanto vibrante. Bravo presidente, tutto quello che ci costi sono soldi spesi bene. Un uomo di polso ci voleva...

Il cittadino italico, forte di questa certezza, paga volentieri ogni balzello. Al grido "Abbiamo visto di peggio", il contribuente tira avanti convinto (bontà sua) che le cose miglioreranno.

Ma abbiamo veramente visto di peggio?

Nessun commento:

Posta un commento

Ci tengo a sapere come la pensi. Scrivi un tuo commento qui: