martedì 1 settembre 2009

Prosit!

Anche Sam beve ogni tanto una birretta per rilassarsi.
Il retrogusto amaro della
Pils le piace proprio, come quelle piante che ama masticare nel prato.

La birra ha una storia millenaria: dopotutto è la terza bevanda più diffusa al mondo (dopo acqua e tè) e la più antica di quelle alcooliche. Secondo alcune fonti, nasce agli inizi del Neolitico (attorno al 9000 a.C.) cioè ben tremila anni prima del vino, le cui origini sono fatte risalire al 6000 a.C.

La birra arriva in Europa attorno al 3000 a.C., un po’ in ritardo rispetto al vino, che era già noto 1500 anni prima.

Per secoli, la birra viene prodotta su base artigianale e casalinga, poi (attorno al 700 d.C.) si afferma come un’industria tipica dei monasteri, che la fabbricano e la vendono anche all’esterno.

Nel 1516 viene emessa in Baviera una legge (Reinheitsgebot) che determina la qualità degli ingredienti impiegati per la produzione della birra e alla quale, sebbene ne sia decaduto il valore strettamente giuridico, i produttori tedeschi fanno ancora riferimento.

Avendo frequentato per parecchi anni i paesi di lingua tedesca, sono molto parziale alle birre di quelle parti, che appartengono alla tradizione centro-europea di fermentazione a bassa temperatura; questa dà origine a birre più secche, chiare e leggere. Come ricetta produttiva, sono tutte imparentate alla birra prodotta a Pilsen, nel’attuale Repubblica Ceca già dal 1842, da cui il nome Pils o Pilsener.

A parte le birre sfiziose, come le leggere e acidule Weissbier o Weizenbier tedesche oppure quelle potenti ad alta fermentazione, come la belga Duvel (avete mai preso una sbornia di Duvel?), non c’è niente di più gratificante di una normalissima pils bevuta alla sua temperatura di 7-10° quando arriva il magico momento di stapparla.

Per chi va in moto, una birra da 33 cl a pranzo (magari depotenziata con una gazosa) è il massimo, mentre la stessa quantità di vino potrebbe portare conseguenze indesiderate una volta in sella.

Ma il colmo della libidine è macinare curve tutto il giorno, arrivare felicemente a destinazione e regalarsi una pausa di relax e socializzazione con un bel giro di birre.

Nella foto sopra, siamo a Torla nei Pirenei spagnoli e stiamo celebrando l’arrivo in paese provenienti da Andorra, dopo aver percorso lunghi tratti della splendida N-260.
Non so darvene una spiegazione scientifica, ma in situazioni come questa il sapore della birra risulta ancora migliore.
Prosit!

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