giovedì 27 maggio 2010

La nuvola


C'è una certa soddisfazione arrivare a destinazione inseguiti da una nuvola nera che sembra mangiarsi il cielo e tuttavia riuscire a fregarla per pochi minuti.

Mentre la massa cupa inghiotte il poco azzurro rimasto, il vento che precede il temporale inizia a soffiare, alzando polvere e foglie. Decidi allora di aumentare la velocità (mancano solo pochi minuti alla meta), mentre senti già l'odore della pioggia nell'aria. Anzi, ecco le prime gocce che si stampano sulla visiera del casco.

Dai, dai che manca poco! L'idea di fermarti al riparo della tettoia di una stazione di servizio per indossare la tuta antipioggia ti pare quasi una resa incondizionata. Dai, dai che ce la facciamo!
Il traffico in strada sembra rallentare, quasi intenzionato a ostacolarti, mentre negli specchietti della moto la nuvola nera sembra quasi l'astronave malvagia, Death Star, di Guerre Stellari. Le sue propaggini grigie e tentacolari ti cominciano ad apparire ai lati dello sguardo. Del cielo è rimasto un quadrato di blu, ma è lontano e sta per essere inghiottito.

Dai che ci siamo quasi! La statale è confluita nella viabilità urbana, secondo il GPS mancano 4km all'albergo e il tempo di percorrenza è 6 minuti. Intanto il vento incanalato nelle strade solleva cartacce e polvere e tra un palazzo e l'altro vedi la coltre nera che ricopre la città. Al semaforo (maledizione, è rosso!) senti i primi tuoni e ti sembra di intravedere qualche fulmine. La gente corre verso casa, ai balconi qualcuno ritira la biancheria.

È verde. Riprende la gimkana urbana. Il GPS dice che mancano ora 4 minuti alla meta. Dai che ce l'abbiamo fatta! Ti prende ora un dubbio: sarà vicino all'ingresso il garage dell'albergo? Essere investiti in pieno dall'acquazzone a pochi metri dal riparo sarebbe veramente troppo!

Sul display del navigatore appare l'ultima curva e l'icona di un traguardo. Ci siamo! Via lo sguardo dal GPS e si passa ora alla ricerca visiva dell'albergo. Eccolo! Facciata moderna, bandiere al vento e un'elegante tettoia sovrastante l'ingresso. E vai! Ti infili al riparo della tettoia, spegni il motore e ti togli il casco.

Il tuo sguardo va alla nuvola, che è cresciuta ancora più minacciosa e prepotente. Ti trovi in una cittadina di 30.000 abitanti, ma quella nuvola nera la vivi come un fatto personale. Cadono le prime gocce, sparse e pesanti, ma tu intanto stai già sorridendo. E adesso, dici alla nuvola, piovi pure quanto c**** ti pare!

1 commento:

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