lunedì 10 agosto 2009

Vento e libertà

Mi capita spesso di sentire il ronzio di un aereo da turismo che passa sopra casa: sono i piloti dell’Aeroclub di Bresso che vengono sempre a esercitarsi in questa zona.

Di colpo il silenzio: l’aereo sembra arrestarsi a mezz’aria per poi piombare giù di muso per qualche decina di metri. Ecco che il motore riprende a girare a tutta manetta, l’aereo guadagna quota e prosegue a volare livellato. È la prova di stallo, una normale esercitazione di pilotaggio.

Questo alternarsi di ronzio, silenzio e poi motore a pieni giri mi riporta indietro di quasi quarant’anni, ai tempi in cui ho imparato a volare. Era il 1970 e mi pagavo le lezioni di volo dando ripetizioni di Inglese a ragazzi poco più giovani di me.

Il rapporto monetario tra ore di ripetizione e singola ora di volo era devastante, ma la passione mi spingeva a proseguire. La sensazione di libertà che l’aereo mi dava era impagabile. Anche legato al sedile in un cockpit angusto, che puzzava di benzina, tela vecchia e vernice calda, con quell’elica di legno a passo fisso che frullava l’aria e con le automobili che viaggiavano più veloci di me sull’autostrada sottostante, mi sentivo padrone del mondo a 19 anni.

Inevitabile fare il paragone tra aereo e moto. Ma in realtà, quando sono in sella, è il ricordo delle ore passate in un aliante che mi ritorna più spesso in mente, per illogico che sia.

Alla fine, la moto è tutta motore, è un propulsore che stringi fra le ginocchia e che dosi con la mano.

L’aliante invece è il fruscio del vento e la sensazione di galleggiare nell’aria quando sganci il cavo di traino e te ne vai libero. Nell'equazione, il motore manca del tutto...

Sarà forse il rapporto con il vento che mi fa paragonare la moto all’aliante. O forse la maniera in cui lo piloti con due dita e lo traversi contro l’orizzonte quasi col pensiero. Oppure sarà il fatto che è soltanto in moto e in aliante che mi sono sorpreso a ridere per nessun valido motivo.

Certo è che, se mai dovessi ricominciare a volare, non esiterei a preferire l’aliante. E chiaramente mi presenterei in moto al campo di volo.

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