lunedì 7 settembre 2009

L'Italia minore


L’Italia minore è quella che neanche i turisti tedeschi hanno ancora scoperto.
È fatta di cittadine che non hanno monumenti famosi, montagne rinomate o spiagge da cartolina.
Può essere il luogo dove vivono lontani parenti che vedete una volta all’anno o il paese che attraversate per errore quando, usciti dall’autostrada, i cartelli segnalatori vi fanno sbagliare direzione.

C’è un’Italia minore fatta di vecchi borghi che fanno rimpiangere la vita di un tempo, segnata dalle stagioni, dalle campane, dalle feste del paese e dall’alternarsi dei piatti tipici. Un’Italia che profuma di mosto, di fumo di legna e di aiuole fiorite. Gente cordiale, orgogliosa della sua terra e sempre pronta a ricambiare una parola gentile.

Ma c’è anche un’Italia minore fatta di odiosi agglomerati che combinano il peggio della città con l’assenza di tutto ciò che è bello in campagna. Sono paesi antipatici, costellati di semafori eterni e senza senso, attraversati da strade disordinate e sporche e abitati da gente scostante. Sono i paesi che scimmiottano la metropoli, che si danno importanza, che non riparano le buche ma si celebrano con i cartelli.

Quanta Italia minore abbiamo attraversato nel nostro ruolo di motociclisti allergici alle autostrade?

Entri dalla statale, togli il gas e, mentre la moto borbotta sui 50, tiri su la visiera del casco e ti guardi intorno. E il paese ti racconta di sé.

Certe volte, cogli al volo l’ispirazione. Vedi un bel bar con i tavolini all’ombra, accosti la moto e ti regali una pausa. Fai due chiacchiere con il gestore o parli di motori con un vecchio che ti chiede: ”ma quanto fa quella moto lì?”

Altre volte, invece, il paese ti risulta subito odioso a pelle e non vedi l’ora di uscirne e spalancare il gas. Di certi posti, la migliore veduta è quella che diviene sempre più piccola negli specchietti.

2 commenti:

  1. Indipendentemente dal contorno, credo che per un motociclista i paesi peggiori siano quelli col porfido. Per il resto... L'Italia è piena di meravigliosi paesi, soprattutto quelli che non sono stati stuprati dalle fabbriche.

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  2. Personalmente preferisco il porfido, anche bagnato, piuttosto che la panda anonima parcheggiata dietro l'albero con il velox... Questo sono oggi i paeselli tanto belli e simpatici. Sto rivalutando l'autostrada con il suo caxxo di camogli! Meglio fare una bella sosta solo quando si sente parlare già tedesco o francese...

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