mercoledì 30 dicembre 2009

Ultimi preparativi

Tra una settimana si parte per la Tunisia e, come da tradizione, è questo il momento di preparare le liste di controllo per vedere se nel bagaglio manchi qualcosa.

In primis, occorre una Carta Verde che contenga la sigla TN e che quindi copra la Tunisia. Seguono naturalmente la patente di guida, il passaporto e il libretto di circolazione della moto con 10 Euro dentro (capisc’ammè..).
Avremo un compressore per i pneumatici, un paio di kit riparagomme e un solo completo di chiavi inglesi. Inutile che tre persone portino le stesse cose.
Per non litigare, però, abbiamo tre carte stradali del Paese e una quantità di depliant forniti dall’Ente del Turismo tunisino che serviranno per compilare una lista di posti da vedere a ogni costo.
Il posto d’onore nella mia borsa da serbatoio appartiene alla fedele Canon EOS 5D con un paio di obiettivi tuttofare. Sarei tentato di portarmi appresso due corpi macchina e otto obiettivi, ma finirei  per sovraccaricarmi inutilmente. Non ha senso riempirmi di "vetri" particolari, che magari userò per una o due foto (se va bene) in tutto il viaggio.


In un angolo della borsa da serbatoio mi accompagnerà questo cimelio. E’ un dizionario Italiano-Arabo che ha quasi un secolo e non vede il Nord Africa da 70 anni. Lo usarono i miei genitori durante la loro permanenza in Libia alla fine degli anni ’30 e non è più ritornato da quelle parti dal 1940 a oggi.
L’oggetto ha un valore più che altro simbolico. Tanto per cominciare è a senso unico, cioè non prevede la traduzione dall’Arabo in Italiano (e se anche lo facesse, io non so leggere l’Arabo). Inoltre la Tunisia è notoriamente un Paese a vocazione turistica e per farsi capire basta il Francese (ma spesso funziona anche l’Italiano).
Insomma, l’opera del Sig. R. Di Tucci edita dalla Sonzogno di Milano attorno al 1910 (che a suo tempo costò 2 lire) mi accompagnerà come talismano e poco altro. Mi è bastato dare una rapida occhiata alla parte intitolata Elementi di grammatica per capire che con la lingua araba ho ben poca affinità.
Comunque Vino si dice sherab. Manca, ahimè, del tutto la parola Birra. Di Tucci, ma che cosa mi combini?
Mi consola sapere che in Tunisia c’è una buona birra locale chiamata Celtia, ma a me basta non dover bere Heineken.

4 commenti:

  1. Se me lo avessi detto per tempo: io un pò di arabo lo so! Birra però mi manca...
    Auguri per un Felice Anno Nuovo!

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  2. Grazie Roby, un 2010 migliore anche a te!

    PS: si dice Bira...(riuscirò a ricordarmelo?)

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  3. Gli ultimi preparativi, sono tra le cose da fare per un viaggio, che ti danno più piacere.....ed è bello che tu abbia deciso di farci partecipi, stimolando nei nostri ricordi emozioni di viaggi fatti e assaporare un po' l'eccitazione del vostro. Auguri di buon'anno!
    المسار الصحيح
    (Buona strada)

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  4. Grazie Vulcano, te li ricambio anche a nome degli altri viaggiatori.

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