sabato 27 giugno 2009

100 vittorie per Valentino

Ho appena visto la gara del GP d'Olanda e la vittoria di Valentino Rossi. Non sta a me scrivere una recensione della gara, visto che non capisco un granché di tecnica delle corse; non mi sentirete nemmeno sbrodolare le solite frasi idiote "il motociclismo parla italiano" o altre baggianate precotte e predigerite che fanno esultare chi delega ad altri le funzioni pensanti.

La centesima vittoria di Valentino Rossi è la testimonianza della sua incredibile classe ed è il frutto di un'autodisciplina ferrea, di un grande equilibrio interiore e di un notevole talento comunicativo.

Non si vince una gara su due nella propria carriera senza essersi imposti una serie di comportamenti e sacrifici, come non si diventa un'icona sportiva a livello mondiale senza prestare attenzione alla propria immagine come viene percepita dal pubblico.

Vedere Valentino bruciare il record di una pista e sorridere alle telecamere fa sembrare molto facile correre da campione e perfettamente naturale comunicare con il mondo. Ma non è così, chiedetelo a Max Biaggi.

L'ascendente che Valentino Rossi ha sui giovani sarebbe un'occasione sprecata se di lui non fossero anche percepiti l'impegno, la determinazione, l'autocontrollo e le capacità di comunicazione. E anche il fatto che successi come il suo sono sempre vittorie di un team e non il misterioso prodotto di una magia individuale.

Nessun commento:

Posta un commento

Ci tengo a sapere come la pensi. Scrivi un tuo commento qui: