sabato 25 luglio 2009

Odio l'estate

L’estate è quel periodo dell’anno in cui, a parte le code in autostrada, non succede niente. Molti giornalisti sono costretti ad appiccare incendi in Sardegna per poter scrivere titoli sensazionali.

L’estate è il momento in cui l’opposizione, rifiutato il supporto morale e contenutistico di Beppe Grillo, denuncia l’esistenza di tombe fenicie sotto la villa del Berlusca. Una volta appurato che le tombe non esistono, emergono a sorpresa le prove che il cavaliere è il misterioso attentatore che nel 1963 a Dallas sparò a John Kennedy, anche se l’esame balistico indicava un individuo più alto di 1,60.

L’estate è quando il “ghost writer” che scrive i discorsi al pontefice va a trombare minorenni a Cuba e lascia il posto al sostituto, un figlio di cardinale super-raccomandato che non rifugge dall’uso di banalità imbarazzanti come questa.

L’estate è quando i lettori dei blog se ne vanno in ferie e il blogger scrive per un pubblico di fantasmi. Immaginate il tenore Placido Domingo che canta mentre in sala ci sono soltanto la guardia giurata e il pompiere. Certe volte è meglio essere Andrea Bocelli.

L’estate è la stagione in cui, se hai mezza giornata libera, il pensiero di tirare fuori la moto con quel caldo ti fa passare la voglia di uscire. Se trovi la forza di farlo, ogni semaforo rosso vuol dire passare due minuti alla griglia mentre l’acqua di raffreddamento va a 100° e parte il ventilatore.

È forse la sola volta che ti chiedi: “ma che sono uscito a fare?”

2 commenti:

  1. Un'analisi perfetta. Ma noi blogger, a differenza di Domingo, possiamo aspettare i nostri fans. Hai poi dimenticato che la tv propone solo repliche. Quando andiamo in vacanza tutto ciò passa inosservato, è quando restiamo a scioglierci in città che la storia si fa dura... E per la moto, basta andare in montagna, dove le curve sono interessanti, no?

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  2. Già... ;-)))
    Domenica scorsa decidiamo di fare una puntata in Svizzera per fare un paio di passi, ma un amico si presenta con una gomma anteriore da suicidio. Il tempo di cambiarla e riprendere la strada e siamo già indietro di quasi due ore sulla tabella di marcia. Morale: niente passi e imbottigliamento con doppio giro forzato di Lugano causa lavori stradali. Ho deciso, cambio hobby: mi dedico alla ceramica.

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