mercoledì 4 novembre 2009

Patente e libretto

La Ford Crown Victoria grigia metallizzata del North Carolina State Trooper viaggia verso Est sulla US74, la Great Smoky Mountains Expressway, in direzione di Asheville. Al volante il Trooper T.B. Sutton, del Troop G, District VI di Bryson City, che sta rientrando verso la sede del suo distretto alle 07:55 di una luminosa domenica mattina di Agosto.

In quel punto, la US74 attraversa la Nantahala National Forest presso il Fontana Lake, una zona prediletta dai turisti e specialmente dai motociclisti, visto che a circa trenta minuti di strada sulla NC28 si trova la celebre Coda del Drago, una delle strade mito negli Stati Uniti.

E proprio all’incrocio con la NC28, regolato da uno stop per chi proviene da questa strada, Sutton vede due moto immettersi veloci nella US74 e procedere verso Est senza arrestarsi al segnale. Avvicinandosi alle due moto, ne identifica subito la seconda come una Harley Davidson Street Glide e la prima come una moto giapponese, probabilmente una Yamaha FJR1300. Arrivato a circa 100 metri in coda alle due moto, Sutton attacca i lampeggiatori e dà due colpetti di sirena elettronica: woop, woop.

***

Il mio amico Jim ed io siamo partiti poco dopo le 07:00 dal Fontana Village e abbiamo imboccato la NC28. Il sole è ancora basso ma il cielo è limpidissimo e si preannuncia una splendida giornata estiva nelle montagne del North Carolina.
Siamo diretti ad Asheville a poco più di due ore di distanza, dove ci aspettano altri amici per fare un bel giro sulla Blue Ridge Parkway. L’aria è ancora fredda e i prati sono coperti di rugiada. In qualche stretta vallata delle Smoky Mountains ristagna ancora una coltre di nebbia. Quando il sole riesce a filtrare tra i rami degli abeti, il suo calore si fa immediatamente sentire. Abbiamo indosso degli indumenti da moto traforati, perché non è escluso che oggi in pianura si supereranno i 35°, ma ora ci sono al massimo 10°.

Jim fa strada con la sua FJR1300, io lo seguo con la Harley, che a 90-100 km di velocità borbotta con un suono piacevolmente profondo. Arriviamo all’incrocio della NC28 con la US74 viaggiando circa 15km sopra il limite, ma la strada è deserta e anche la US74 si presenta come un nastro grigio immobile nella luce del primo mattino.
Non c’è nessuno in giro.

Rallentiamo allo stop ma non ci fermiamo (gli Americani definiscono questa manovra “stop californiano”) e svoltiamo a sinistra. Abbiamo appena il tempo di aprire il gas e percorrere 500 metri sulla US74 quando i miei specchietti si riempiono di luci lampeggianti e sento la sirena. Guardo avanti: anche Jim si è accorto della macchina del Trooper apparsa dal nulla e sta accostando a destra.

Ci fermiamo e scendiamo dalle moto levandoci i caschi. Il Trooper è ancora seduto nell’auto e sta verificando al computer le nostre targhe.

Una moto è intestata a Jim e l’altra alla Ray Price Harley Davidson di Raleigh che me l’ha noleggiata. Tutto in regola. Il Trooper esce dall’auto e con un gesto fluido ed esperto si calca in testa il cappello grigio scuro a falda piatta.

“Signori, siete in eccesso di velocità e non avete rispettato lo stop. Posso avere patenti e libretti di circolazione?”
Jim gli dice di non essersi accorto di aver superato i limiti e ammette che, complice la strada deserta, la manovra allo stop è stata meno che regolamentare. We’re sorry.

Con i nostri documenti in mano, il Trooper torna alla macchina e passano almeno 15 minuti mentre controlla i documenti e scrive.
Jim mi invita a non dare segni di impazienza perché la cosa non ci porterebbe alcun vantaggio.

Finalmente, l’agente esce dall’auto, ci restituisce i documenti e ci mette in mano un foglietto con il quale siamo formalmente ammoniti. “Signori, per questa volta ve la cavate con un warning. Vi invito a rispettare le regole e i limiti di velocità. Y’all ride safe now.”


La Ford
riparte mentre Jim ed io ci rimettiamo i caschi. Jim ride e mi dice: “Oggi è il nostro giorno fortunato. Ci siamo risparmiati due multe da $250 a testa. Adesso ci possiamo sputtanare un po’ di soldi che rischiavamo di non avere più.”

PS: il nostro incontro con lo State Trooper è avvenuto il 9/8/2006 e il resto della giornata è andato perfettamente. Siamo ritornati al Fontana Village dopo 14 ore dalla partenza e le mogli ci hanno letteralmente ribaltati per non averle avvertite del ritardo.

2 commenti:

  1. 250 dollari non sono pochi, ma il Trooper come ha fatto a calcolare l'eccesso di velocità? Pistola radar a bordo, con ripresa video come si vede in tanti filmati su Youtube? (come il nostro Provida?).
    Certo che il Ticket me pare proprio un'americanata, a meno che, non venga inserita sulla piattaforma informatica di P.S. di quello Stato, creando un precedente che non lascerebbe scampo, dopo il controllo di rito, all'infrazione successiva.
    Ce devo proprio andà in America, prima o poi...
    se posti un'altro racconto sugli U.S.A., non rispondo più di me stesso.

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  2. La domanda sull'eccesso di velocità ce la siamo posta anche noi, ma visto che il Trooper era in buona abbiamo deciso di non chiederglielo. E sull'ammonizione non figura neanche.
    Sicuramente il "warning" è immesso nel computer della Highway Patrol e conviene non farsi beccare di nuovo a scanso di multa salatissima.

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