domenica 1 febbraio 2009

Che vuol dire il titolo del blog?

Gia', che vuol dire "C'e' poco da Rider"?

Chiaramente me l'hanno gia' chiesto...
Molti pensano si riferisca alla recessione in atto, per la quale sarebbe un titolo ampiamente giustificato. Io pero' voglio ben sperare che questa non si riveli una congiuntura permanente.

Il titolo si riferisce in realta' a una pessima rivista di "lifestyle" motociclistico, caratterizzata da un livello piuttosto estremo di edonismo, narcisismo e suggestioni omoerotiche. A questo insieme di fattori mi sento particolarmente estraneo e ne noto con piacere la totale assenza negli amici che frequento e con i quali mi piace girare.

 

Si tratta di gente solida e concreta, che ama viaggiare in moto e viaggia sul serio. Non c'e' posto tra di noi per i fighetti, gli sparoni, i figli di papa' con la moto da bar.
Magari viaggiamo meno di quello che vorremmo, magari spendiamo troppo per mettere a punto la moto e renderla piu' nervosa e performante...ma e' una passione e come tale non la si puo' giustificare interamente con la logica.

Di sicuro, non ci piacciono l'ostentazione e i cretini tutti immagine. 
Ci piace smontare e rimontare e non sentirci soddisfatti finche' non abbiamo raggiunto il risultato desiderato. 
Ci piace viaggiare insieme e, una volta arrivati, sederci intorno a un tavolo e goderci la compagnia di chi abbiamo visto per ore davanti a noi o negli specchietti.



E se c'e' una griglia che va e delle birre in fresco, meglio ancora.
Ecco quindi il significato di "C'e' poco da Rider".  Tra la gente finta e la gente vera,  la nostra scelta non puo' essere che una.

7 commenti:

  1. Caro Dino non posso che esprimere le piu' vive congratulazioni per la nascita di questo blog, che sono sicuro raccogliera' molti adepti quindi che dire pari avanti tutta comandante e che lo sforzo sia con noi

    RispondiElimina
  2. Bé a me riders piaceva... :P

    Burp!

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Risposta saltata, riproviamo...
    Caro Birra, il mio è solo un parere personale.... Mi è bastato andare sul sito di quella rivista e cliccare dove dice: Il Direttore.
    Ha scelto di sè una foto che lo ritrae di fianco, accigliato e a testa china mentre guarda qualcosa in basso (sta leggendo un articolo?). Ci vuole dire: "sono troppo occupato per guardare in faccia chi mi sta leggendo".
    E' il giornalismo inteso come sofferenza, tormento interiore e stress. Voi umani non potete capire.
    Ma per piacere...Se voleva fare la parte del bel tenebroso, poteva darsi ai fotoromanzi.
    Fare il giornalista vuol dire comunicare. Chi comunica guardandosi le scarpe sta mandando un bel messaggo non verbale. Messaggio ricevuto, signor direttore...

    RispondiElimina
  5. Ciao, mi ricordo che comprai il primo numero di riders per curiosità, e mi fece così schifo da farmi venire voglia di scrivere una letterina alla redazione, con l'augurio di arrivare al numero tre e poi chiudere baracca e burattini.
    Quindi complimenti per il nome del blog... A presto

    RispondiElimina
  6. Ciao e grazie per il tuo commento. A volte si parte con un'idea che potrebbe essere solo la tua. Così quando scopri che qualcuno la pensa come te, ti dici: bè saremo anche scemi ma almeno siamo in compagnia...
    Per me Riders sta alla moto come le seghe stanno alle donne. (Chissà, mi sarò spiegato?)

    RispondiElimina
  7. Ci ho pensato un po' su... Ti sei spiegato, non è male l'immagine che se ne ricava... ;-))

    RispondiElimina

Ci tengo a sapere come la pensi. Scrivi un tuo commento qui: